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Si parla sempre di problemi dei capelli, ma conosciamo davvero i capelli? 

I capelli sono delle estremità pilifere formate per una percentuale di circa il 75-80% da cheratina, una proteina solida e per la restante parte da acqua, lipidi e pigmenti che conferiscono il colore.

Essi nascono dal follicolo, il cui ruolo non si limita alla generazione del capello, ma prosegue poi nel corso della vita di quest’ultimo, come regolatore del sebo presente nella cute, che svolge un’attività di protezione del cuoio capelluto.

Il capello si può suddividere in tre parti principali:

  1. Matrice: è la parte più interna, situata nella zona più profonda del follicolo.
  2. Radice: parte intermedia che non si vede, ma è posizionata anch’essa all’interno del follicolo.
  3. Fusto: è la parte visibile, più esterna.

Si può considerare normale una caduta giornaliera di circa 10-50 capelli, ma in alcune stagioni, e soprattutto in autunno, la perdita di capelli può essere più abbondante. In genere viene considerata anomala una perdita superiore ai 100 capelli al giorno. Alcune condizioni, come la forfora e soprattutto la dermatite seborroica, possono peggiorare e aggravare la caduta.

Nel cuoio capelluto umano l’attività di ciascun follicolo pilifero è unica e non sincronizzata con quelli adiacenti. 

Grazie a questo meccanismo, definito “a mosaico”, l’essere umano non si trova mai privo di capelli poiché non ha l’esigenza di adattarsi alle variazioni climatiche.

Ogni follicolo del cuoio capelluto produce nell’arco della nostra vita moltissimi capelli, con un’attività ciclica di fasi di crescita attiva, alternata a fasi di riposo.

Parliamo di numeri:

Il cuoio capelluto di un individuo adulto ha una superficie oscillante fra 550 e 650 cm2. Il numero di follicoli per cm2 varia con l’età: 1135 alla nascita, 635 a 30 anni, 415 a 60 anni. 

I capelli veri e propri sono in media 160-240 per cm2 (cioè, in pratica, solo un follicolo su tre è ”abitato” da un vero capello mentre negli altri due è presente solo un piccolo pelo vellus). 

Il numero totale dei capelli in un giovane adulto varia pertanto da 90.000 a 150.000 e scende a 60.000 – 100.000 con l’avanzare dell’età. Il diametro medio è 65 – 78 micron (meno di 50 micron nell’età senile). Il tasso di crescita normale varia da 0,30 a 0,35 millimetri al giorno. 

Nel follicolo si alternano, come detto, vari cicli di crescita riposo. Solo di rado la stessa papilla da origine a più di un pelo: normalmente per ogni capello si forma una nuova papilla che da il via ad una nuova fase di crescita. 

I capelli nascono, vivono e muoiono seguendo un incessante ciclo vitale, che si suddivide in tre fasi: crescita, riposo e caduta, un meccanismo che, grazie all’assenza di contemporaneità tra le fasi, permette di mantenere sempre una chioma folta. 

Chiamiamo le fasi citate Anagen, Catagen e Telogen.

Fase Anagen: la fase di crescita o anagen è la fase più lunga del ciclo follicolare. Il follicolo pilifero nella fase anagen è uno dei tessuti più attivi dell’organismo; ha infatti un’attività equivalente a quella del midollo osseo e per questo è estremamente suscettibile ad aggressioni esterne di varia natura. Le cellule della matrice del follicolo hanno un tempo di replicazione di 24-48 ore: qualsiasi evento in grado di interferire positivamente o negativamente sul metabolismo cellulare provoca ripercussioni evidenti sulla crescita del pelo. 

Fase Catagen: inizia con l’arrestarsi dell’attività delle cellule della matrice e dell’attività metabolica dei melanociti, questa fase dura il tempo necessario al bulbo per risalire fino al colletto e termina con la perdita della guaina ed, idealmente, con l’inizio di un nuovo anagen. Se in passato la fase Catagen veniva vista come un passaggio tra Anagen e Telogen, si è oggi convinti assolutamente convinti dell’importanza di questa fase che di certo influenza la qualità delle altre fasi. La durata del catagen va dai 7 ai 21 giorni.

Fase Telogen: è il periodo terminale durante il quale il capello si trova ancora nel follicolo pilifero ma le attività vitali sono completamente cessate. Questo capello, pur ”morto”, prima di cadere rimane ancora sul cuoio capelluto per un pò di tempo ma esercitando una modesta trazione (non dolorosa) cade. Il bulbo si presenta come una capocchia di spillo alla base del capello generando spesso disagi e preoccupazioni per l’osservatore che crede di aver perso per sempre il capello, in realtà nel normale ciclo del capello il cuoio capelluto non è assolutamente danneggiato dalla fase tèlogen e si prepare ad un nuovo anagen. La durata del telogen, abbastanza costante, è di circa tre mesi nel cuoio capelluto, in un individuo normale il rapporto fra follicoli in anagen e follicoli in telogen è all’incirca di 90 a 10 e la quantità di capelli che cadono giornalmente varia dai 30 ai 60.

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